Nell’anno anniversario della grande guerra l’artista presenta un lavoro nato a Bolzano e ispirato ai dummy tanks …
Ci sono in legno, di tela o anche dipinti a mano. Parliamo di quelli che in gergo militaresco si definiscono dummy tanks, finti carri armati, impiegati sia nella prima che nella seconda guerra mondiale per ingannare i nemici, e ancora utilizzati ai giorni nostri. Ma c’è un altro fatto curioso: se per la guerra vera si ricorre a delle scenografie, il cinema tende invece ad utilizzare carri armati veri. Parte da questo affascinante cortocircuito tra realtà e finzione il lavoro pensato dall’artista, che presenta due nuovi video, girati a Bolzano, e un’installazione.
Un video ricrea una fotografia d’archivio del 1918 proveniente dall’Imperial War Museum di Londra: un gruppo di civili osserva un finto carro armato lasciato per strada. Se nella foto storica siamo nella cittadina francese di Lille, il video di RDM mostra una via del centro di Bolzano, quasi cento anni dopo, mentre un gruppo di comparse in abito d’epoca guarda un finto carro armato.
La presenza del curioso mezzo militare non sembra disturbare troppo la situazione di composta messa in scena – il bianco e nero dell’immagine pone poi una rassicurante distanza tra l’osservatore e l’immagine rappresentata. Distanza che l’artista sembra voler rompere con il secondo video: qui si vede un carro armato vero attraversare le strade di Bolzano. Nessuna finzione, nessuna comparsa: l’artista ha filmato le reazioni di comuni passanti di fronte al passaggio, oggi, di una vera “macchina da guerra”.
Nel continuo passaggio tra realtà e finzione, tra storia e presente lo sguardo di RDM apre così nuove, inaspettate narrazioni di vicende storiche passate.